POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, marzo 19

L'INCUBO D'UNA NOTTE di DANILA OPPIO


Paintings by Helenka Wierzbicki 



L’INCUBO D'UNA NOTTE

Passò lungo la strada che si snodava
come sciarpa zuppa di sangue liquefatto
una giovane donna dal vestito scarlatto.

I suoi piedi nudi calpestavano pietre
somiglianti  all’umana raccolta
delle catastrofi  imprevedibili e tetre.

Un puledro le trotterellava accanto
come uscito dall’Apocalisse di Dürer.
Teneva il passo con il suo. Affranto.

Camminava come avviluppata
da  stanchezza avvolta in sudario,
sconvolta, stravolta, insanguinata.

Intravedevo come il fluire grottesco
del fango, nella luce violenta di bagliori
che tagliavano il buio Caravaggesco.

D’improvviso s’aprì un giorno limpido
D’una chiarità tagliente, l’aria le sferzò
il volto tumefatto, e lo guardo liquido.

Sopra di lei un cielo angelico sul quale
andavano alla deriva nuvole effimere.
E lei correva, come Furia splendente.

Mi desto. La luce sporca del mattino
batte sul mio viso unto d’insonnia
e un pensiero mi sfiora molesto.

La vita è un azzardo avvolto nel mistero.
Dovrei scrivere forse un trattato
sulla disperazione delle cose. Ma è vero?

Rappresenta forse il sogno uno degli enigmi
più irrisolti della umana  abominazione
capace di sopravvivere alla propria dannazione?

Non ho tempo né tantomeno voglia
di scrivere degli umani errori la storia
Sento però giusto concludere così:

Niente è tanto grande da non potersi
definire piccolo al cospetto dell’eternità
E l’uomo non ravvisa ciò, nella sua cecità

Danila Oppio

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