POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

domenica, dicembre 30

Volevo ali... di Danila Oppio





Volevo ali per volar lontano
mi sarei allontanata piano piano,

abbandonando decisa i miei trascorsi
ma porterei con me un carico di rimorsi.

Perciò sono rimasta dentro casa
Da queste mura mai sarei evasa.

I sogni sono solo distrazioni
Che fan fuggir da ambigue situazioni.

Il mio destino in mano prenderò
e mai allo sconforto m’arrenderò.

Danila Oppio


ANNA LIMIDO LEGGE ALCUNI MEI LIBRI.



Nell'inviarmi la foto, mi ha detto che li ha sfogliati durante la pause del pranzo di Natale, un piccolo dono per dirle il mio affetto.

Danila

Pensando alle filastrocche di Gianni Rodari di Anna Montella

COLGO L'OCCASIONE DA QUESTA POESIA PER AUGURARE A TUTTI VOI UN FELICE 
2019


COLGO L'OCCASIONE PER AUGURARE A TUTTI VOI UN FELICE
2019

Pensando a...El Cristo atrapado di ANNA MONTELLA


domenica, dicembre 23

UN PEZZO DI CIELO E CALENDARI

GLI AUGURI DI ANNA MONTELLA
 E DI RITA IACOMINO 
sotto forma di poesia e di calendari, questi ultimi li potete scaricare e stampare. Entrambi sono stati realizzati da Anna.
Ringrazio di cuore le due care amiche e auguro a loro e a tutti voi serene festività





BUON NATALE!


A TUTTI VOI CHE SEGUITE QUESTO BLOG,  AUGURO BUON NATALE E UN NUOVO ANNO ALL'INSEGNA DELLA PACE, DELLA GIOIA, DELLA SALUTE E DELL'AMORE
Danila Oppio

mercoledì, dicembre 19

VIOLINISTI E VIOLONCELLISTI di Danila Oppio

Ieri ho pubblicato quattro video musicali, tutti suonati con violino e violoncello da giovani artisti molto famosi. 
C'è un gran bisogno di educazione musicale tra i giovani d'oggi, che amano soprattutto musica elettronica: tastiere elettriche, batterie, chitarre elettriche, basso elettrico...ecc. I classici strumenti sono messi al bando, forse a causa di quegli orchestrali tutti agghindati come pinguini, dal viso serio, teso a suonare il loro strumento. Lontani anni luce dallo stile che va oggi di moda, e che spesso passa per musica mentre è solo rumore.
Per sfatare certe idee balzane, collegate al fatto che chi fa musica classica con strumenti altrettanto classici, sia roba da vecchi.
ARA MALIKIAN suona musica classica o folcloristica, e lo fa giocando e vestendo abiti particolari.
LoLa e Hauser sono giovani musicisti di tutto rispetto, ed estremamente moderni, e la loro Moonlight Sonata diventa improvvisamente un pezzo moderno.
David Garrett, un vero virtuoso del violino, è travolgente e di norma si presenta ai concerti in cui partecipa, invece che vestito come un pinguino, con jeans e tenuta casual.
Lindsey Stirling è qualcosa di eccezionale, non so come faccia a suonare il violino e in contemporanea ballare. Trasmette allegria e gioia di vivere.
Unica eccezione per un'orchestra al bacio...quella di Andre Rieu, il quale presenta sempre i suoi concerti con il sorriso sulle labbra e qualche battuta che fa ridere gli spettatori. A ruota anche i suoi professori, sempre sorridenti, fanno sognare. 
Spero che vi godiate questa vecchia eppur giovane musica, perché la musica è eterna, trasmette forti emozioni e pare di sfiorare il cielo in volo.


Stjepan Hauser ora solista, ma che faceva parte dei DUO CELLOS.


Andre Rieu


Lindsey Stirling


David Garrett


Ara Malikian

Danila Oppio

venerdì, dicembre 14

TERZO CLASSIFICATO al Concorso Hostaria delle Immagini TOMMASO MONDELLI con la poesia FU UNA MATTANZA

Per il poeta TOMMASO MONDELLI il riconoscimento ottenuto al Concorso indetto dall'Associazione Culturale HOSTARIA DELLE IMMAGINI di Cortemaggiore (PC) . TERZO CLASSIFICATO con la poesia FU UNA MATTANZA, riguardante il centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Premiato con diploma d'onore e targa.
Lui nacque un anno dopo!
Congratulazioni vivissime!






    FU UNA MATTANZA

Fu il ventiquattro di maggio
da era di pace fine l'assaggio
la posta fu piena di cartoline
ti richiamo e porto al confine.

Mio padre nato l'ottantasei
di moschetto mulo e cortei
che subito al fronte spedito
avendolo in mente sgradito.

Agosto dell'anno diciotto
con licenza a casa di botto
con l'amata che l'attendeva
con ansia una cosa teneva.

E in quell'orto con le patate
pure coi cavoli e le insalate
nel successivo anno la pace
di fatto il cannone che tace.
 
Se ora anch'io ho cent'anni
e ancora se privo di affanni
eppur la seconda l'ho fatta
con mulo pistola e disfatta.

Di gloria medaglie e valore
cosa ne resta di tanto sapore
dopo i costi di due mattanze
se ne decreti eterne distanze.

Mai più solo pausa di pace
Mai più una nuova fornace
Solo amore nel core di tutti
Senza pianto, lapidi e lutti.

Tommaso Mondelli

        Settembre 2018 


giovedì, dicembre 13

LE PAGINE DEL NATALE - Antologia edita da Largo Libro




















Autori Vari
Titolo: Le Pagine del Natale
Editore: L’ArgoLibro
Anno di pubblicazione: 2018
Numero pagine: 102
In copertina e nelle pagine interne: opere di Julius Kronberg
Copertina: a colori, plastificazione opaca
Formato: 14,5x21
Codice ISBN 978-88-94907-48-3
Prezzo di copertina euro 14,00
Spese di spedizione euro 4,63 (raccomandata postale)
Per info e ordini: largolibro@gmail.com 

La pagina della Casa Editrice la potrete trovare qui:

La Casa editrice “L’ArgoLibro” e l’Associazione Artistico-letteraria “Gli Occhi di Argo” hanno promosso la seconda edizione del Concorso “Le Pagine del Natale”.
Questa antologia, realizzata per l’occasione, raccoglie tutte le poesie e i racconti ritenuti idonei dalla giuria che li ha valutati.
Le festività natalizie sono sempre un periodo dell’anno particolare per tutti noi, in senso positivo, ma anche – spesso – negativo. In queste pagine troverete tantissimi spunti di riflessione che vanno oltre gli aspetti “banali” di una festa che troppo spesso diventa ostaggio di uno sfrenato consumismo. Grazie all’arte della parola scritta, possiamo fermarci a riflettere su particolari, situazioni, piccoli eventi della quotidianità che possono mostrarci un “Natale diverso dal solito”.
Lo splendido lavoro grafico di Cristina Piccirillo, unito all’accuratezza del lavoro realizzato dalla Redazione della casa editrice, rappresentano la miglior cornice possibile per i componimenti presentati.

Ne “Le Pagine del Natale” troverete le poesie di Anna Maria Rengo, Mery Carol, Annamaria Rizzo, Giovanni Marino, Eufemia Griffo, Marco B. Cosma Vinci, Patricia Luongo, Tommaso Mondelli, Antonio Nicolò, Giovanni Minio, Graece Bennardo, Raffaele Carlino, Anna Maria Cappuccio, Catia Angelotti, Daniela Nicolò, Cri Cube, Remo De Luca, Vincenzo Rocciolo, Ciro Adrian Ciavolino, Paola Verga, Concetta Vermiglio, Diana Moscatelli, Simone Censi, Sandra Ludovici, Corrado Pericolo, Mariuccia Sciutto, Giovanna Lepore, Ernestina Carrato, Paolo Passaro, Giorgia Miriani.
   
Troverete i racconti di Alina Pedruzzi, Katia Dellagiovanna, Danila Oppio, Giusi Teresa Botti, Elisabetta Mattioli, Angela D’Angelo, Valeria Rago, Beatrice Ceci, Michela Monaco, Cristoforo De Vivo, Fernando Manzoni, Marzia Estini, Loris Dall’Acqua, Laura Vargiu, Linda Carol Jay, Patrizia Brignolo, Maria Luisa Limongelli, Sara Creola, Consuelo Pinna.

Leggendo con attenzione questa preziosa antologia, condividerete insieme agli artisti un “modo diverso” di vivere le festività natalizie. Tra tocchi di leggerezza e nostalgie, tra storie ordinarie illuminate da un gesto e improvvise illuminazioni, il Natale giunge ogni anno per ricordarci che i piccoli miracoli quotidiani sono sempre possibili.

Se ci diamo una mano, i miracoli si faranno 
e il giorno di Natale durerà tutto l’anno.
(Gianni Rodari)


In questa antologia potrete leggere bellissime poesie e racconti dal sapore natalizio, tra cui le opere di Laura Vargiu, Tommaso Mondelli e Danila Oppio

MARINA ABRAMOVIC - LA SUA MOSTRA A PALAZZO STROZZI E IO LA VORREI... STROZZARE - DI DANILA OPPIO


Della Abramovic ricordo di aver visto due video relativi alle sue performance. Uno riguardava l'incontro lungo la muraglia cinese tra lei e il suo compagno, per dirsi addio. L'altra è lei seduta ad un tavolino, dove i visitatori si devono sedere in una sedia posta di fronte, guardarla negli occhi senza parlare. Poi, tra la folla, arriva lui, il suo ex, si guardano a lungo, e parlano solo i loro occhi, poi si sfiorano la mano...e lui se ne va.
Sarà il mio romanticume che viene a galla, ma quelle scene mi sono piaciute. Mi fanno inorridire invece quelle delle ossa, ma se si va a guardare il loro significato, che rappresenta l'ecatombe del popolo serbo (da cui proviene l'artista) allora si comprende tutto il dolore straziante che la performance contiene.
Ma è la performance THE LOVERS a celebrare, nel 1988, la fine di questa relazione sentimentale e professionale. I due artisti si incontrano per dirsi addio a metà della Grande Muraglia cinese, dopo aver percorso a piedi duemilacinquecento chilometri ciascuno, partendo lei dall'estremità orientale e lui da quella occidentale.

Negli anni Novanta il dramma della guerra in Bosnia ispira l’opera Balkan Baroque (1997), che le vale il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1997, e che assurge a metafora contro tutte le guerre. All’interno di un buio scantinato, Abramovic pulisce una ad una mille ossa di bovino raschiando pezzi di carne e cartilagine mentre intona canzoni della tradizione popolare serba. 







Dal 21 settembre 2018 al 20 gennaio 2019 Palazzo Strozzi ospita una grande mostra dedicata a Marina Abramović, una delle personalità più celebri e controverse dell’arte contemporanea, che con le sue opere ha rivoluzionato l’idea di performance mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione.
L'evento si pone come una straordinaria retrospettiva che riunisce oltre 100 opere offrendo una panoramica sui lavori più famosi della sua carriera, dagli anni Sessanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance, attraverso un gruppo di performer specificatamente formati e selezionati in occasione della mostra.


Ma chi è Marina Abramovic?
Marina Abramovič è un'artista serba naturalizzata statunitense. Attiva fin dagli anni Sessanta del XX secolo, si è autodefinita come la «nonna della performance art»: il suo lavoro esplora le relazioni tra l'artista e il pubblico, ed il contrasto tra i limiti del corpo e le possibilità della mente. 30 novembre 1946 (età 72 anni), Belgrado, Serbia.


Ora però vorrei dire la mia impressione sulla mostra - che non ho visto ma della quale ho letto alcune notizie - e sull' "arte" di questa donna.
Per quanto riguarda la mostra, si è avvalsa di figuranti, la qual cosa ha tolto l'importanza della stessa, in quanto mancava la protagonista principale, ovvero Marina. Del resto, una donna di 72 anni si guarda bene dal farsi vedere nuda, priva di quella plasticità tipica dei giovani. 
Posso comprendere il significato dell'addio sulla muraglia cinese, forse un modo per esprimere il distacco, o forse l'incomprensione tra due esseri che un tempo si erano amati. 
Posso entrare nel merito delle ossa di manzo scarnificate, simbolo della guerra crudele avvenuta nella ex Jugoslavia. Segno di dolore, di morte. 
In tutta sincerità non mi pare significativo il dover oltrepassare una porta, ai cui stipiti sono appoggiate due persone nude e lo scopo sarebbe quelle di sfiorarle nel passaggio.
Poi Angela mi racconta:


ho aperto anche le porte piccole delle sale, paludate da una tenda a cannule e in una di queste c'era un video sonoro
con un gran bel ragazzo nudo sulla riva di un mare, coi piedi nell'acqua, che si faceva una sega al ritmo canticchiante della pioggia.
Rido tra me e me! Questo tipo di performance la conoscono bene anche gli adolescenti, e gli uomini in genere.  Scommetto che non ve n'è alcuno che non si sia cimentato in simili esperimenti!! Ma dai, cosa significa questo genere di arte, e come mai questa Marina ha ottenuto un così grande successo?
Posso tirare ad indovinare. La decadenza dell'arte è palese. Ora si cerca solo di 
colpire con performance che si pensa possano stupire. A volte ci si riesce, a volte no. Ma ho trovato una risposta esauriente nella favola di  Hans Christian Andersen. Ve la racconto brevemente. La gente è davvero tanto credulona?

Un imperatore spendeva tutti i soldi per comprare nuovi abiti, trascurando ogni altra attività. Un giorno giunsero in città due imbroglioni, che dissero di saper tessere la stoffa più bella del mondo. I vestiti fatti con questa stoffa avevano la particolarità di essere invisibili alle persone che erano completamente stupide o non adatte a ricoprire la carica che avevano.

Presi i soldi dall'imperatore, i due impostori montarono due telai e fecero finta di tessere la stoffa, senza però utilizzare la seta e i fili d'oro che ricevevano e che nascondevano invece nelle loro borse. Nei giorni seguenti, l'imperatore mandò dei fidati funzionari per vedere come procedeva il lavoro: essi non videro niente ma, per paura di sembrare stupidi o incapaci, lodarono il tessuto, i suoi colori e i suoi disegni.

Dato che tutti parlavano di quella magnifica stoffa, anche l'imperatore volle vederla e si recò, con uno stuolo di uomini scelti, dai due imbroglioni che continuavano a far finta di tessere. Nessuno vide niente, ma di nuovo tutti, per paura di sembrare stupidi o incompetenti, elogiarono il tessuto e proposero addirittura che l’imperatore si facesse fare con quella stoffa un abito nuovo per il grande corteo. I due imbroglioni stettero perciò svegli tutta la notte, al chiarore delle candele, facendo finta di tagliare e cucire il nuovo vestito e, la mattina seguente, convinsero l’imperatore a spogliarsi, ad indossare l’abito che non esisteva e a guardarsi allo specchio: tutti, a partire dall’imperatore, lodarono i vestiti che in realtà non vedevano.


Durante il corteo pomeridiano i ciambellani, i funzionari e tutti i sudditi lodavano la foggia i colori dei vestiti nuovi dell'imperatore, facendo finta di vederli, per non passare per molto stupidi o indegni della carica che occupavano. Ad un certo punto, però, un bambino gridò: “Ma non ha niente indosso!”, e la voce dell’innocenza convinse tutti che l’imperatore era nudo. E all’imperatore, sicuro che la gente avesse ragione, non rimase che continuare il corteo, coi ciambellani che facevano finta di reggere uno strascico che non c’era.

Personalmente le performance che vengono definite arte, mi pare aderiscano perfettamente alla favola di Andersen. Se non si applaude davanti  a certe installazioni si passa per inesperti, per arretrati, per disinformati, praticamente per degli stupidi. E così ecco che queste installazioni "artistiche" vengono accolte da Musei di grande fama, e la gente accorre a frotte, per farsi prendere per il naso. Non a caso (ne è uscita pure la rima) la Abramovic proprio a Palazzo Strozzi, nel mese di settembre, e stata presa a colpi di tela da un visitatore che evidentemente non solo non ha apprezzato le sue opere, ma si è anche sentito preso in giro da questa montatura faraonica sulle opere esposte. 
Considerato che l'amica Angela Fabbri ama dire quel che pensa, e bisogna accettare il suo pensiero, per par condicio ho voluto esprimere il mio, e aggiungo che quanto la signora Marina crea, mi riconduce alla famosa scatoletta di Pietro Manzoni, nella quale sosteneva di aver racchiuso la propria merda.
Ma almeno lui ha dato alla sua opera il giusto nome: MERDA!

Danila Oppio