POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

martedì, gennaio 31

Galleria d'Arte: John Everett Millais

Biografia e vita di John Everett Millais (1829-1896)
autoritratto
Sir John Everett Millais (Southampton, 8 giugno 1829 – Londra, 13 agosto 1896,) è stato un pittore e illustratore inglese dell'età vittoriana, cofondatore della confraternita dei preraffaelliti.

Nato da una famiglia originaria della contea dello Jersey a soli undici anni venne ammesso alla Royal Academy per coltivare il suo naturale talento per il disegno.

Alla fine degli studi, con i compagni William Holman Hunt, Dante Gabriel Rossetti e Thomas Woolner, fonda la confraternita dei Preraffaelliti, piccola corrente che che sostiene, per l'arte figurativa, il ritorno ai "primitivi", agli artisti prima di Raffaello e di Michelangelo, ossia prima del peccato d'orgoglio che aveva fatto dell'arte un'attività intellettuale. 

Il movimento preraffaellita é un aspetto della tendenza romantica a rivalutare il Medioevo e a ricondurre l’arte alla espressività religiosa, correndo parallela alle correnti dei “primitifs” francesi e alla corrente dei “puristi” italiani. 

I Preraffaelliti si ispirano alla leggenda di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, prendono ispirazione dai personaggi di Shakespeare e dalle immagini della poesia contemporanea.

Considerato il vero talento della Confraternita, capace di fondere il medievalismo romantico di Rossetti e lo spirito di osservazione di Hunti, John Everett Millais, realizza i suoi dipinti secondo la poetica dei preraffaelliti, oggetto di violente controversie da parte di alcuni critici. 

Un tema ricorrente nelle opere giovanili di John Everett Millais è l'attenzione naturalistica, che in dipinti come "Ofelia" del 1852 raggiunge un livello di dettaglio eccezionale.



Nel 1856, Millais sposa Effie, la modella che aveva posato per lui,allora moglie dell'unico critico che lo apprezzava, Ruskin, dall'unione con la quale ebbe otto figli, che vedremo ritratti, come pure la moglie, in molti suoi dipinti. Ruppe con l'intera confraternita dei preraffaelliti, orientandosi artisticamente verso un nuovo tipo di pittura con soggetti sentimentali e ritratti di società, con un gusto decisamente vittoriano.

Alle precedenti accuse dei critici, sul contenuto dei suoi lavori, si aggiunge anche l'accusa di essere divenuto commerciale per avidità di fama e ricchezza.

Nel 1885 John Everett Millais, venne nominato baronetto per i suoi meriti di pittore e per il suo grande impegno all'interno della Royal Academy come insegnante. 

Dopo la morte di Frederic Leighton nel 1896, divenne presidente della Royal Academy per qualche mese, prima di morire, a sua volta, di cancro alla gola il 13 agosto 1896.
Ed ecco una piccola galleria delle sue innumerevoli opere.






La moglie posa come modella















Quest'ultimo ritratto è della sorella di Effie, Sophie Gray ma, chissà per quale arcano motivo,o per errore,è stato utilizzato per la copertina del libro di Suzanne Fagence Cooper, titolato "Effie.Storia di uno scandalo". 
Vorrei spendere solo due parole, riguardo ai dipinti di Millais. Vi chiedo solo di osservare i tessuti degli abiti o dell'arredamento tessile...sembrano fotografie, tanto sono perfetti.
Danila Oppio


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