POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

sabato, ottobre 15

Piero Bigongiari e Felice Carena - arte a tutto campo

Il poeta Piero Bigongiari (Navacchio, 15 OTTOBRE 1914 - Firenze, 7 ottobre 1997) . laureatosi nel 1936 presso l'Università di Firenze con una tesi su Leopardi, nel 1941 sposò Donatella Carena, figlia del pittore Felice.

Felice Carena
Carena: bambina sulla porta





















Piero Bigongiari
da "Col dito in terra (Mondadori, 1986)"

Tra le tavole della legge e la scrittura del PERDONO
Col dito in terra scavi l’amore rappreso,
scrivi del MALINTESO quanto non si può intendere,
allontani la morte dall’arreso, l’arreso dalla morte.
Lì non funziona più l’alfabeto, ma quanto della parola
sottostà al segno che indica, ma non più gli orizzonti,
le cose o le persone che sono o che non sono.
Rimandi la leggenda all’illeggibile:
è che è lì che nasce
la chiarezza suprema dell’equivoco,
il chiarore che limita le ambasce
trattenute, 
quasi orlo illuminato
del bicchiere posato poco fa
terminato il festino, allontanato
il brillio della stella, il morso alato
del bacio che sembrava alfine schiudere
labbra su labbra per dissigillare
la voce dell’ENIGMA , le sue rare
occhiate troppo alte, troppo intrepide,
la trappola di pietra non ancora
fattasi rena umida di mare



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