POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

lunedì, ottobre 26

Lavoretti veloci per piccoli doni natalizi

Mi è stato proposto di collaborare per un banco di oggetti natalizi, onde poter raccogliere un po' di soldini per i lavori che stanno facendo in Cappella.  Potrebbero servire per piccoli presenti, ma anche per addobbare qualche angolo delle nostre case, in occasione del Natale. 
Ho utilizzato materiale di recupero come gomitoli di lana già iniziati, bottoni, e riempito di chicchi di riso i pupazzetti, così che possono sempre stare in piedi, e servono anche da fermacarte. 
I pomander sono profumatori naturali realizzati con arance e mandarini, nella cui buccia vengono infilati chiodi di garofano, e poi il tutto rotolato nella polvere di cannella. Col tempo si mummificano, e durano anni lasciando sempre un piacevole odore di spezie e agrumi, profumo del Natali di tanti anni fa.

Ecco cosa mi è venuto in mente, a voi la domanda: comprereste una di queste cosine, se le vedete esposte in un banco davanti ad una chiesa, per fare della beneficenza? Ho in mente anche altro, e quando lo avrò realizzato, chiederò ancora a voi un parere in merito. Grazie
Danila















6 commenti:

  1. I pupazzini di neve sono dolcissimi, con la loro aria stranita. Sono un po' come noi, classe
    '49-'51, il primo giorno di scuola.
    E ricordano anche Linus.
    Grazie, Dani

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  2. Grazie Angie per il commento, anche se non l'hai firmato ho capito che sei tu!

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  3. I babbetti natale sembrano invece bambini ancora non ben consci del loro compito di portatori di doni. Guarda come muovono gli occhi in giro a chiedere!
    Sono piccole opere d'arte ricche di vita.
    O che l'ispiratore sia il Padre Nicola?
    Angie

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  4. La persona più indicata per rappresentare Santa Klaus è proprio P. Nicola, non solo per la barba lunga e bianca, ma anche per il fatto che il suo nome da religioso è Nicola. (il suo nome di battesimo invece è Antonio). In Giappone si è vestito da Babbo Natale per ii bambini della sua Missione! Vedo di migliorare qualcosa. I Babbetti li ho fatti con una calza di filanca, e quindi tendono a "sedersi" non rimangono in piedi come i pupazzi di neve, che sono fatti con i calzini!!! Tutto si può utilizzare, per creare qualcosa di simpatico a poco prezzo o quasi nullo. Sono riempiti con riso. Ovvero naturali al 100%. Grazie Angie!
    Dani

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  5. Allora sarebbe un bene inviarli alle Missioni in Africa dove i bambini muoiono di fame.
    Sarebbe un bel regalo per il Natale o per l'Epifania. Un dono ripieno di cibo.
    Nel dopoguerra, quando io e te siamo nate, mi ricordo che nella calza della Befana veniva messo anche un mandarino, frutta da gioielleria dell'epoca.
    Angie

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  6. Oh me le ricordo quelle calze della befana!! Non solo mandarini ma anche noci, nocciole, mandorle, un piccolo torrone, qualche cioccolatino e caramella, tutto da mangiare, niente giochi!
    Questi pupazzetti vanno comunque in beneficenza. Per le spese di ristrutturazione della Cappella, che aveva dei problemi non indifferenti. Per l'Africa, noi mandiamo quintali di riso, per i carcerati del Camerun, il cui unico cibo giornaliero consiste in una ciotola di mais cotto e neppure condito. Molti di loro, condannati a morte, muoiono prima della sentenza, per fame. I nostri padri carmelitani fanno diversi viaggi, accompagnando loro stessi i sacchi alimentari, perché quando li spediscono, non arrivano a destinazione, trattenuti direttamente all'aeroporto da chi ne fa incetta.
    Dani

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