POETANDO

In questo blog raccolgo tutti gli scritti, poetici e in prosa, disegni e dipinti di mia ideazione. Recensioni stilate da me e da altri autori. Editoriali vari. Pubblico poesie, racconti e dialoghi di vari autori.Vi si possono trovare gallerie d'arte, fotografie, e quant'altro l'estro del momento mi suggerisce di pubblicare. Sulla banda destra della home page, appaiono i miei e-book poetici ed altre sillogi di alcuni autori. Così come le riviste online de L'Approdo e de La Barba di Diogene, tutto si può sfogliare, è sufficiente cliccare sulla copertina. Aggiungo che , sempre nella barra a destra della home page ci sono mie video poesie, con sottofondo musicale. E' sufficiente cliccare sull'immagine per ascoltare testo e musica, direttamente da YouTube. Tutte realizzate dalla eclettica Anna Montella., Ci sono poi i miei libri scritti nel corso di circa 10 anni. Buona lettura e buon ascolto!

mercoledì, agosto 17

AMORE E PSICHE 2016 - Casa Editrice Kimerik - ANIMA E SOUL

Oggi ho ricevuto le mie copie dell'Antologia AA.VV. Amore e Psiche 2016 e desidero presentarvela.








Il mio racconto contenuto nella presente antologia è il seguente:

ANIMA E SOUL
Prima Parte
Anima vagava indisturbata da una stella all’altra, lungo la nebulosa della Via Lattea, a una velocità molto maggiore degli anni-luce.
Di tanto in tanto, si avvicinava alla Terra, svolazzava sul mondo, tra la gente. Ancora non era arrivato il momento Doveva aspettare. Non era pronta a rivestirsi di un corpo. Sarebbe stata costretta a portarselo addosso. Imprigionata. Per quale ragione? Doveva attendere che un vero scopo le causasse il desiderio di diventare un essere umano.
Un gemello. Era necessario trovare il suo alter ego. I gemelli terrestri, quelli che sul pianeta Terra vedono la luce in contemporanea, non sono il genere che Anima cercava.
Ogni volta però che lei si affacciava sul mondo, assisteva a guerre fratricide, eccidi di massa, una situazione mostruosa…e restava così ad aspettare che la Pace tornasse sulla Terra.
Da quel che poteva ricordare, nei millenni del suo girovagare, le lotte tra gli esseri umani non avevano mai avuto fine, e da quel che intravvedeva nel futuro, sapeva che avrebbero continuato ad esistere.
Doveva prendere una decisione.
In uno dei suoi vagabondaggi nell’etere, si avvicinò così velocemente al suolo di quel pianeta, che quasi andò a sbattere contro Soul.
Si trattava di un ragazzo di circa vent’anni, troppo grande per lei che, se doveva nascere, sarebbe stata una poppante.
In ogni caso, Anima lesse velocemente nella mente di Soul, e si avvide che era lui il gemello che attendeva da secoli immemorabili, forse, da millenni.
Era giunta l’ora di smettere di bighellonare tra le stelle e decise che, comunque fosse, lei avrebbe incontrato di nuovo Soul, non importa quando.
In quel caso, come essere umano, lei sarebbe stata visibile e lui, forse, l’avrebbe notata.
Anima s’inserì nel corpo di una bambina che stava per nascere. Era consapevole che avrebbe gioito, sofferto, si sarebbe ammalata, avrebbe riso e pianto. Soprattutto, non era certa che la vita del suo gemello, si sarebbe in qualche modo intrecciata con la sua. In ogni modo doveva tentare, perché l’esistenza non ha senso, se non incontra l’anima gemella, fosse anche per un solo anno, mese o giorno.
Trascorse molto tempo, e alcune volte ad Anima parve di aver trovato la giusta corrispondenza tra altri esseri umani, ma non provava quell’intensa felicità che avvertì nel momento in cui si scontrò con Soul.
Avrebbe dovuto arrendersi a quanto evidente. Nella sua precedente esistenza spirituale, tutto era perfetto. Nessun dolore, e soprattutto non esisteva la concezione di tempo e spazio. Non vi erano limiti o barriere a innalzare ostacoli nel suo peregrinare. Era piacevole vagare tra le stelle, avvicinarsi al Sole e non farsi ustionare dai suoi cocenti raggi, Lo accarezzava e gli sussurrava: “Amore”.
Qui sulla terra, il freddo la faceva rabbrividire, il calore afoso la soffocava, la mancanza di vero amore tra la gente la intristiva. Colpita da una malattia, soffriva. E tutto questo era nulla, rapportato al fatto che, ormai non più giovane, non aveva ancora incontrato Soul.
Dove si era cacciato? Sarebbe davvero assurdo dover morire, e aver vissuto senza mai incontrare l’anima gemella. Per questo era nata, per questo aveva accettato la sorte ingrata di un’esistenza umana. Meglio sarebbe stato vagare ancora nell’etere. Quella sì, che era vita!
Perché affliggersi? Il suo Creatore le aveva detto che sarebbe tornata da Lui, e che il suo passaggio sulla Terra sarebbe stato solo un breve periodo di transizione, una prova della sua resistenza alle debolezze umane, della sua forza nella lotta contro il male. Forse si trattava di un ulteriore verifica del suo totale affidamento verso Colui che l’ha plasmata? Un Padre può davvero volere tanto? Lei, figlia di quella Ruah, di quel soffio divino, doveva dimostrare al suo Genitore di meritare il nome di Anima?
Nel frattempo, immersa in queste sue considerazioni, Anima scoprì una passione che le diede nuovi impulsi: le piaceva comporre poesie, e scrivere brevi racconti. Si accorse che quello era il giusto modo per mettere a nudo il proprio sentire. Il corpo non rappresentava più una costrizione, un limite. I pensieri e i sentimenti prendevano forma, spuntavano ali, e volavano oltre, in un altrove che somigliava tanto al tempo precedente la sua nascita.
Ringraziò il Padre di questo immenso dono e, forse, Lui si aspettava solo la sua riconoscenza, per concederle di conoscere Soul.
Seconda Parte
 E in un modo un po’ strano, come fantastica è tutta la storia, si sono incontrati in uno scenario irreale, eppur vero.
    L’estate di San Martino!  Toccata e fuga, e già scende la nebbia novembrina, umida e fredda.
    Sai, ascoltavo musica e favoleggiavo. Tu esisti e io pure. Ci scriviamo e ci parliamo. Tutto reale e tutto vero. Però il misterioso chalet mi lascia nel dubbio. E’ troppo bello. E’ delizioso, Ci crediamo, poiché siamo scrittori e le fantastiche fantasie non possono mancare. Ci fanno piacere, ci danno coraggio e vita. Perché metterle in dubbio?
     Sento già i tuoi passi, il tuo incedere da regina. Con un cappotto sulle spalle non infilato, la chioma fluente che alla luce delle lampade rafforza il  colore dell’oro.      
      Sei già tra le mie braccia e sento che il tuo cuore batte forte. Il mio si è imbizzarrito e corre senza freni.
      Via, corriamo allo chalet, dove potremo raccontare del nostro passato e futuro sconosciuto. Lì, possiamo scrivere senza essere disturbati. E scambiarci pareri.
      Scrivere di racconti favolosi e di favole bellissime. Scrivere di notte, quando il silenzio permette ai pensieri di aleggiare nell’etere, e noi possiamo vederli impigliati in una setosa ragnatela. Afferrarli e trasferirli in qualche pagina.
    
      Facendo notte, fino al caffe di domani mattina.
      
Tuo Soul

Andavo a cento all'ora per veder la bimba mia, ma si bruciò il motore nel bel mezzo della via...

Noi andiamo piano,
Non desideriamo incidenti
e soprattutto stiamo attenti
a non affaticare il cuore
che soffia a fari spenti!

Tutto quel che sogniamo, come una notte favolosa in quello chalet che è diventato il nostro castello, dove tu sei re ed io regina. E la limousine si trasforma, sotto il tocco della bacchetta magica di una fata, in un cocchio dorato trainato da una quadriglia di cavalli, bianchi come neve.
Noi siamo scrittori e ci divertiamo a far volare la fantasia su ali iridate, in un mondo dai mille colori fluorescenti fantasmagorici stratosferici megagalattici.
E il caffè fumante, vomitato dalla moka, si trasforma nel genio uscito dalla lampada di Aladino.
Immaginario e immaginifico, trasferito nella scrittura, tanto da parere assolutamente vero. 
Paulo Coelho, l’autore che ha tutta la mia considerazione, disse: "Scrivere è piangere in silenzio". Io penso che non sia solo questo: scrivere è ridere in silenzio, è amare in silenzio, è vivere in silenzio, perché la scrittura non fa rumore, non emette suono, eppure crea emozioni forti, vere. L’Amore se non è supportato da Psiche, è solo una reazione chimica dei sensi. Se è sublimato dal pensiero, e da sentimenti elevati, rende straordinaria anche una giornata caliginosa, così che il sole del cuore la riscalda e illumina.

Tua Anima

Danila Oppio

 Nell'interno della stessa antologia appare anche una mia breve biografia:

BREVE BIOGRAFIA di Danila Oppio
Vive attualmente Legnano. Ha lavorato presso un’Agenzia Internazionale di Pubblicità a Milano, dove in precedenza abitava.  Dedicatasi in seguito alla famiglia, ha continuato a scrivere e dipingere per passione. Ha creato e gestisce tre blog, uno religioso e due d’arte e letteratura. Da qualche anno collabora con alcuni poeti e scrittori, scrivendo la presentazione, curando la copertina e alcune volte, illustrando i loro libri. Ha realizzato tre e-book poetici e ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo “Smemoria e memoria poetica”, una fiaba moderna: “Il Paese di Fantasia”, due raccolte poetiche, di cui una in coppia con altro autore: Canto a due voci,  e Graffiti Graffianti, inserita nel libro Balì. Ha ottenuto Primi e secondi premi e altri buoni piazzamenti in vari concorsi poetici e letterari, e la pubblicazione in numerose antologie. 
Danila Oppio


Il racconto, nella sola prima parte, è stato pubblicato anche nell'Antologia SPIGOLATURE edita da La Luna e il Drago. Per restare in tema di Amore e Psiche, nell'Antologia IL FEDERICIANO di Aletti Editore è stata pubblicata la mia composizione poetica "Tr Psiche e Amore" ed è la seguente:


Tra Psiche e Amore

Ti aspetto…
Nel nostro rifugio segreto. Avvolta
In un manto d'argento ascolterò
Il mormorio del vento tra le fronde
Ondeggianti al suo soffio

Ti aspetto…
Perché l’attesa fa parte del nostro ieri
Dell’oggi e del domani.
Attendo la tua presenza
Incombente, continua seppur inesistente

Ti aspetto…
L’unica ala che m’impedisce il volo
Si appaierà alla tua e insieme fuggiremo
Verso il nostro nido nascosto.
Ci smarriremo in dedali di argilla
E saremo Amore e Psiche nella mente

Mi spoglierò d’ogni gravame
Immolando l’anima sull'altare dell'amore
 Nuda
Perché possa rivestirla della tua armonia
Sii la mia preda ed io sarò la tua.
Alla caccia spietata dell'umana indifferenza

C’inoltreremo in una foresta intricata
A raccattare foglie secche per l'erbario
Frutti di bosco per sedare d’eterno la sete
 E stille di rugiada che esaltano il riverbero
 Di questa nostra vita immaginaria

Danila Oppio




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